In merito allo sgombero dell’Askatasuna risalente alle ultime ore, Piantedosi si è pronunciato parlando di un chiaro segnale dello Stato.
Il tema degli sgomberi in Italia continua ad essere di stretta attualità. L’argomento è tornato ad essere incandescente in queste ore con quello del centro sociale Askatasuna a Torino. A dare un commento è stato il Ministro Piantedosi che si era già espresso a favore degli sgomberi tempo fa. L’operazione in questione, andata in scena oggi, è stata collocata all’interno di un’altra manovra di azione ancora più grande, riguardante i fatti accaduti nel corso degli scorsi mesi.

Lo sgombero dell’Askatasuna: il commento di Piantedosi
Nel corso della mattinata di oggi, giovedì 18 dicembre, lo storico centro sociale torinese Askatasuna è stato sgomberato in seguito ad una maxi-perquisizione. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, ciò è avvenuto in seguito ai recenti assalti alla sede della Leonardo e alla redazione de “La Stampa”.
Lo stabile scelto per ospitare il centro sociale in questione si trovava in corso Regina Margherita, ed era occupato dal 1996. Oltre agli ingressi sigillati da parte di alcuni operai incaricati, le abitazioni di alcuni militanti sono state perquisite nel corso della stessa mattinata.
Negli anni precedenti erano state mosse alcune accuse di natura giudiziaria, nei confronti di alcuni attivisti coinvolti nelle attività del centro occupato. A proposito di questa operazione, Piantedosi si è così espresso: “Dallo Stato un segnale chiaro: non ci deve essere spazio per la violenza nel nostro Paese“. Ancora più sintetico Salvini, che si è limitato ad un semplice commento sui social: “Fuori!“.
Le parole del sindaco Lo Russo
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Stefano Lo Russo, il quale da mesi aveva stretto un patto di collaborazione tra il Comune di Torino e il centro sociale recentemente sgomberato: “La Prefettura di Torino ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47. Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti“.